MUSEO LAMARQUE

CONCERIA LAMARQUE IERI

Situata nel centro storico di Maglie, sorta nella prima metà del XIX secolo su fondamenta risalenti al Cinquecento, la riscoperta della ex Conceria Lamarque è avvenuta quasi per caso durante i lavori di ristrutturazione nel 1998.
Una serie di fortunate indagini storiche sul passato dimenticato di questo luogo hanno permesso di ricostruirne la storia. Si è scoperto che dal 1830 al 1852 qui c’era la Conceria Lamarque, dal nome dei conciatori francesi che la fondarono, i fratelli Jean e Pierre Lamarque, che risiedevano con le loro famiglie al primo piano del palazzo.
La conceria operava al piano terra, mentre le famiglie degli operai vivevano nella corte adiacente, da allora chiamata “Corte dei Francesi”.
Cessata l’attività della conceria, gli spazi furono adattati ad altre attività. Dagli inizi del 1900 gli ambienti di lavorazione della pelle furono letteralmente sepolti consentendo, paradossalmente, di preservare nel tempo le testimonianze scoperte di recente, come i canali e le vasche, rimaste intatte. Questi resti della conceria sono stati quindi valorizzati allo scopo di creare un museo permanente dell’antica arte della concia vegetale in fossa.

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CONCERIA LAMARQUE OGGI

La ex Conceria Lamarque è stata oggetto di un recupero attento e mirato che rende unico nel suo genere questo scrigno di archeologia industriale. Da tipica casa a corte nel ‘500 a conceria nell’800, la ex conceria Lamarque è oggi Dimora storica, Museo dell’arte conciaria e spazio per eventi culturali e mostre.
La conceria operava al piano terra, mentre le famiglie degli operai vivevano nella corte adiacente, da allora chiamata “Corte dei Francesi”.
Cessata l’attività della conceria, gli spazi furono adattati ad altre attività. Dagli inizi del 1900 gli ambienti di lavorazione della pelle furono letteralmente sepolti consentendo, paradossalmente, di preservare nel tempo le testimonianze scoperte di recente, come i canali e le vasche, rimaste intatte. Questi resti della conceria sono stati quindi valorizzati allo scopo di creare un museo permanente dell’antica arte della concia vegetale in fossa.